Erudito venezuelano. È noto, nel
Sudamerica, come il “Licurgo del Venezuela” perché come il
famoso oratore ateniese fu uomo battagliero per la libertà e
l'indipendenza dei Paesi dell'America Meridionale. Nel 1808 impiantò a
Caracas una stamperia nella quale pubblicò numerosi periodici,
specialmente negli anni 1810-11. Erano quelli gli anni in cui Bolivar combatteva
per la liberazione dalla dominazione spagnola della sua patria, della Nuova
Granata, dell'Ecuador, della Grande Colombia. Mentre il generale conduceva le
sue truppe sui campi di battaglia,
S., uomo d'azione, usava con vigore la
penna per appoggiare la lotta iniziata da “El libertadòr”
pubblicando poi nei suoi periodici circa 200 fra proclami e discorsi inneggianti
alla libertà del Sudamerica. Di lui ci rimangono anche più di
3.000 lettere, numerosi articoli di critica letteraria e vari testi di
giurisprudenza e di sociologia. Opera sua furono la
Carta de Jamaica, il
Manifesto di Cartagena e la stessa
Costituzione della Bolivia
(Caracas 1754-1814).